Tutti noi ogni giorno facciamo la raccolta differenziata (almeno spero) e siamo convinti che questa sia una soluzione efficace, riempiamo cestini di plastica, che impiegheranno migliaia di anni per essere smaltiti, ma ce ne dimentichiamo non appena passa il camion a ritirarla.
Ma dove va a finire tutta quella plastica?
Nel mondo, in media, si ricicla solo il 4% della plastica prodotta.
Quasi tutti sanno che è entrata nella nostra catena alimentare, attraverso gli organismi marini, che ingeriscono minuscoli frammenti di plastica mescolati al plancton. Similmente accade sulla terraferma: la plastica non si decompone, si sbriciola! Si deteriora, nel corso dei secoli, in frammenti sempre più piccoli.
Ma quanti sanno di avere plastica nel proprio corpo? Sì, oltre il 90% della popolazione mondiale ne è soggetta, per una semplice ragione: ogni volta che bevi o mangi sostanze contenute o impacchettate in particolari tipi di plastica, stai bevendo e mangiando plastica; ogni volta che indossi abiti sintetici, il corpo è esposto all’assorbimento di plastica.
Ciò deriva da tossine (ftalati e bisfenolo A in primis) che vengono rilasciate costantemente (calore, sostanze acide e graffi accelerano il processo).
Avere bisfenolo A (BPA) nel corpo può comportare gravi conseguenze. Centinaia di studi scientifici indipendenti rilevano una stretta correlazione fra elevati tassi di BPA nel sangue e: infertilità, disturbi ormonali, asma, diabete, obesità, malattie cardiovascolari, sottosviluppo del cervello nei feti, tumori al seno e prostata.
Contrastare la «plastificazione» del pianeta, è una cosa che può fare chiunque!
potrai contribuire a invertire la tendenza, senza eccessivi sforzi. Non è necessario stravolgere le proprie abitudini, si può cominciare scegliendo qualcuna delle idee più semplici da mettere in pratica, il resto verrà un po’ alla volta.
Fare la spesa
Gli acquisti secondo i moderni canoni della grande distribuzione non vanno purtoppo in direzione zero rifiuti con i loro spesso inutili imballaggi. Tuttavia, per ridurre drasticamente l’ammontare di rifiuti da portare a casa basta partire attrezzati.
Acquistare frutta e verdura dal fruttivendolo, scegliendo le porzioni secondo le proprie esigenze, permette di contrastare il dilagante packagingdannoso per l’ambiente. Occorre pertanto munirsi di sacchetti da riutilizzare, di sporte o di appositi contenitori.
Anche per altri generi alimentari sono possibili strategie per minizzare il nostro impatto sull’ambiente.
Si può optare per l’acquisto di prodotti sfusi o alla spina in vendita in alcuni negozi presenti in molte città.
Anche il ritorno del vuoto a rendere, per le bevande ad esempio, rappresenta un’altra utile strategia per raggiungere l’obiettivo zero rifiuti.
Prodotti per il bagno
Una notevole mole di plastica proviene anche dai prodotti che usiamo in bagno per la nostra igiene quotidiana.
Ritornare alla classica saponetta per la pulizia di viso e corpo è un gesto facile da realizzare, economico e in grado di abbattere la presenza di molteplici flaconi in plastica. Allo stesso modo lo shampoo solido si rivela un’utile alternativa ai classici prodotti liquidi in commercio.
Per quanto riguarda alcuni prodotti di bellezza come creme, scrub o maschere per il viso, ci si può cimentare con l’autoproduzione.
Pasti fuori casa
Innanzitutto le bottiglie di plastica si possono facilmente sostituire con delle pratiche borracce.
Per i pasti fuori casa poi si può realizzare un kit con l’essenziale per avere a disposizione sempre contenitori e posate da utilizzare all’occorrenza. Per questo è importante fare un buon investimento in contenitori di alta qualità, di vetro o metallo, e borse in tessuto lavabile.
Oltre a risparmiare sui sacchetti mono-uso e sugli involucri di plastica, si eviterà il rilascio di eventuali sostanze tossiche nel cibo.
Infine, per il momento del caffè ci si può concedere un salto al bar per gustarlo nella tazza di ceramica. In alternativa si può acquistare la propria tazza personale da portare sempre con sè.
Ognuno di noi può fare la differenza ogni giorno a partire da subito! diamo un taglio all’uso di plastica usa e getta, e smettiamo di ascquistare prodotti confezionati in imballi non ecologici.
Il riciclo non è una soluzione, l’unica risposta al problema è una riduzione radicale dell’utilizzo della plastica, le alternative sono tante, basta che tutti si impegnino un pò.